SI PARLA DI… – CONVEGNO “SÌ VIAGGIARE: SVILUPPO E OCCUPAZIONE NEL DISTRETTO DEL CAMPER” - Associazione Produttori Caravan e Camper

SI PARLA DI… – CONVEGNO “SÌ VIAGGIARE: SVILUPPO E OCCUPAZIONE NEL DISTRETTO DEL CAMPER”

Si è svolto venerdì 21 aprile “Sì, viaggiare: sviluppo e occupazione nel distretto del camper”, il convegno organizzato da Fim-Cisl Toscana, tenutosi a Poggibonsi (Fondazione Elsa Culture Comuni – piazza Rosselli 6), capitale della ‘camper valley’ toscana. Quello a cavallo tra le province di Siena e Firenze è tra i maggiori distretti del camper in Europa (in Italia ci sono poi due stabilimenti decentrati ad Atessa in Abruzzo e Montone in Umbria) e conta 1500 occupati diretti e 4mila nella filiera. Un comparto che pare ormai uscito dalla crisi, trainato da un vero boom dell’export: dai 6.829 veicoli esportati nel 2013 si è passati a 12.912 (+89%) del 2016, su una produzione complessiva di 15.143 veicoli in Italia, per un fatturato attorno ai 750 milioni di euro. I lavori sono stati introdotti da Alessandro Beccastrini (Segretario Generale Fim-Cisl Toscana), con la partecipazione di Filomena Greco (giornalista del Sole 24 Ore), che ha moderato la tavola rotonda, e come relatori Simone Niccolai (Presidente Associazione Produttori Caravan e Camper), Alessandrto Sannia (Product Planning FIAT PROFESSIONAL), Simona Bonafè (Eurodeputato Partito Democratico), Ferdinando Uliano (Segretario nazionale FIM-CISL) e Fabio Petri (Presidente provinciale Cna Siena). Sono intervenuti anche rappresentanti di Confindustria, Federmeccanica, Unionmeccanica, Cna, Aziende Indotto, Fim, Cisl, Rsu, Sindaci e amministrazioni dei Comuni del distretto Camper: Firenze, Siena, Poggibonsi, San Gimignano, Colle Val D’Elsa, San Casciano.

Il comparto è sopravvissuto ed è ripartito grazie alle competenze professionali e alla tradizione industriale radicata in questo territorio – spiega Simone Niccolai, Presidente di APC – ma dall’altro lato sconta la debolezza del mercato italiano. Un mercato che sta recuperando ma non ai livelli degli altri paesi europei e che l’anno scorso ha registrato 4.200 immatricolazioni, al quinto posto in Europa. Inoltre, il nuovo decreto Milleproroghe non ha rimesso in pista la misura per il 2017 e il comparto ha perso un tesoretto da 5 milioni di euro destinato all’acquisto di 600 mezzi nuovi. Le aree di sosta camper – conclude Niccolai – sono troppo poche rispetto a quelle esistenti nelle altre realtà europee. Al di fuori dei campeggi, nell’intero territorio nazionale si contano poco più di 2mila aree, contro le 8mila circa presenti in Francia e Germania”.

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