La qualità del sistema ricettivo lombardo - Associazione Produttori Caravan e Camper

La qualità del sistema ricettivo lombardo

Secondo le analisi e ricerche realizzate da APC in collaborazione con il CISET-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che elabora i dati dell’Osservatorio sul turismo in camper e in libertà nelle Regioni italiane, monitorando i valori di turisticità e libertà, gli indici di ricettività in libertà e il grado di sensibilità e di attenzione, la Lombardia si è distinta in particolare per la qualità delle aree di sosta attrezzate (seconda fascia, indicatore tra 81 e 90) e la sensibilità verso il turismo in libertà (anche qui in seconda fascia, indicatore compreso tra 36 e 70). Inoltre, a parte la posizione stabilmente nelle Top 10 italiane per aree di sosta totali e attrezzate, la Regione spicca nella Top 5 per la presenza di camper service sul proprio territorio.

La sensibilità della Regione nei confronti del turismo in libertà è dimostrata anche dalla costante partecipazione dei suoi Comuni al Bando APC “I Comuni del Turismo in Libertà”: da quando è stato istituito, cioè dal 2001, tre strutture sono state realizzate in Lombardia, usufruendo del premio di 20.000 euro messo a disposizione da APC, precisamente nei Comuni di Germignaga (VA), Niardo (BS) e Bracca (BG) mentre quella di Darfo Boario Terme (BS), vincitrice del bando 2015 è attualmente in fase di completamento.

In totale, in Lombardia si contano 253 aree di accoglienza delle quali 100 sono le aree attrezzate, 32 sono i camper service, 79 sono i punti sosta e 42 sono campeggi. La provincia nettamente più camper friendly risulta essere Brescia (59 aree totali), seguita da Bergamo (36), Sondrio (30), Pavia e Mantova (21).

A completamento del discorso sulla ricettività lombarda, va detto che, all’interno della nuova legge regionale Lombardia sul turismo (Legge Regionale n.27 del 1° ottobre 2015), l’articolo 42 comma 9 delibera che le aree di sosta vengano inserite a pieno titolo fra le strutture ricettive all’aria aperta, con una conseguente rigorosa regolamentazione (art. 37) dei loro requisiti strutturali.

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