L'ISOLA CHE NON ISOLA: PROCIDA È LA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2022 - Associazione Produttori Caravan e Camper

L’ISOLA CHE NON ISOLA: PROCIDA È LA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2022

Il mare, le case colorate, un cuore pulsante di cultura: Procida è la Capitale italiana della cultura 2022. Sospesa nell’azzurro, tra Napoli e Ischia, l’isola ha ottenuto l’importante riconoscimento e si prepara a vivere una stagione entusiasmante.
Il programma “La cultura non isola” animerà infatti la vita del borgo campano con 44 progetti, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi rigenerati.
Anche questo è un invito a scoprire la magia di un’isola che gli amanti del turismo in libertà possono facilmente raggiungere anche lasciando il camper a Ischia o a Napoli.

 

 

Capitale della cultura: la prima volta di un borgo

Dopo Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (tutte in contemporanea nel 2015), Mantova (2016), Pistoia (2017) e Palermo (2018); dopo Matera, che è stata anche capitale europea della cultura nel 2019, e dopo Parma, che lo è nel 2020/2021, nel 2022 toccherà a Procida il ruolo di Capitale italiana della cultura.
Dal 2014, anno in cui il titolo è stato istituito dal Ministero dei Beni Culturali, è la prima volta che ad aggiudicarselo non è una città capoluogo, ma un borgo. Una prima volta dal sapore ancora più particolare visto che si tratta di un’isola.
Assieme al riconoscimento, Procida ottiene un contributo di un milione di euro per dare vita al progetto che le ha permesso di battere la concorrenza delle altre candidate e che farà vivere un anno straordinario agli isolani e ai tanti visitatori.

 

 

Procida, dove “la cultura non isola”

“Il progetto è capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende, come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono”. È questo uno dei passaggi della motivazione che ha spinto la giuria a premiare la proposta del borgo campano. Una proposta che è una dichiarazione di principio, sin dal suo titolo: ‘Procida, La cultura non Isola’.
“La terra isolana – si legge infatti nel dossier – è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”.
Dalle parole ai fatti. I tanti progetti e interventi previsti nel 2022 si articoleranno in cinque sezioni:
Procida inventa“, con mostre, cinema, performance e opere site specific;
Procida ispira“, con l’isola a fare da fonte d’ispirazione;
Procida include“, con la promozione dell’arte come strumento nelle relazioni tra l’individuo e la collettività;
Procida innova“, con un percorso di ripensamento strategico del patrimonio culturale;
Procida impara“, con progetti per il rafforzamento di una comunità educante.

 

 

Procida, tra mare e borghi

Procida non è, però, solo la Capitale della cultura 2022. Ogni anno l’isola è meta di tanti visitatori che si lasciano conquistare dalle sue bellezze.
Procida è mare, naturalmente, con spiagge che si alternano a scogliere e a tratti di rocce. Un invito a tuffarsi, ma anche a fermarsi a respirare la natura che ci circonda. Da non perdere è la spiaggia del Pozzo Vecchio, celebre anche perché sfondo di alcune scene del film “Il postino” con Massimo Troisi.
A caratterizzare Procida sono poi i suoi borghi. Si sale per scoprire la cittadella medievale di Terra Murata, a picco sul mare, e poi si scende a Marina Corricella e Marina Grande per restare incantati di fronte alle case colorate che si riflettono sull’acqua. Tra le mete più vivaci c’è poi Marina di Chiaiolella, da dove si può raggiungere a piedi un altro patrimonio naturale circondato dal mare: l’isola di Vivara.

 

 

Un’isola che conquista

Che la si viva per più giorni o che la si visiti in giornata, lasciando magari il camper a Napoli o Ischia, Procida conquista con i suoi colori, il suo mare, i suoi borghi, la sua natura. E, non serve dirlo, con la cultura. Che nei prossimi anni farà splendere ancora di più quest’isola, così piccola, così sorprendente.

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