Come viaggiare in camper in modo ecologico - APC

Come viaggiare in camper in modo ecologico

A fare la differenza in tema di sostenibilità sono sempre le nostre scelte e i nostri comportamenti individuali. Una recente indagine dimostra che i viaggi in camper sono in grado di ridurre fino al 65% delle emissioni di anidride carbonica rispetto alla tradizionale formula con pernottamento in hotel o in altre strutture ricettive.

Noi amanti del turismo in libertà, però, possiamo fare ancora di più per dimostrare la nostra cura e attenzione per l’ambiente. Come già sapete un’ottima soluzione “sostenibile” è l’installazione dei pannelli fotovoltaici sul nostro camper per produrre e usufruire di una fonte di energia pulita (qui un approfondimento di APC).

Ci sono, poi, altre piccole accortezze che se diventano abitudini possono ridurre l’impatto ambientale durante le avventure a bordo del nostro camper. Oggi vi diamo quattro consigli tanto semplici quanto efficaci per viaggiare in modo più ecologico.

 

1. Installare dei dispositivi per il risparmio dell’acqua

 

L’acqua è una delle risorse più preziose del nostro pianeta e allo stesso tempo è una delle più carenti. Non sprecarla è fondamentale. Ma come? La capacità del serbatoio dell’acqua di un camper raggiunge al massimo 110 litri: questo dovrebbe essere già un buon punto di partenza per imparare a utilizzarla con parsimonia.

Per essere sicuri di non sprecare l’acqua, però, possiamo ricorrere a dei dispositivi pensati proprio per il suo risparmio. Sul mercato, infatti, è presente un’ampia gamma di strumenti adattabili alla rubinetteria che ne razionalizzano il consumo: come i limitatori che consentono di regolare il flusso in funzione della necessità o i frangigetto che agiscono in uscita dal rubinetto miscelando aria ed acqua con il risultato di avere un getto potente con molta meno acqua.

Fra i sistemi di rubinetteria, poi, si trovano i rubinetti monocomando e quelli con temporizzatore così evitiamo di far scorrere inutilmente l’acqua quando ci facciamo la doccia o ci laviamo i denti.

 

2. Scegliere il giusto condizionatore per il raffreddamento delle temperature.

 

Quando le temperature si alzano nei mesi più caldi dell’anno viaggiare in camper senza condizionatore può essere davvero complicato. Ma è importante non scegliere un dispositivo a caso per rinfrescare i nostri viaggi in libertà, dato che si tratta di un elettrodomestico particolarmente energivoro che impatta sull’ambiente.

Ormai sono molti i modelli con caratteristiche eco friendly: in primis bisogna prestare attenzione al livello di consumo energetico. Vi consigliamo anche di scegliere un dispositivo con una tecnologia inverter che consente di calibrare in maniera efficiente la potenza in funzione della temperatura dell’ambiente e, infine, è importante prestare attenzione anche al tipo di refrigerante.

Infine, è utile imparare a non esagerare con la refrigerazione: una temperatura ottimale, che non ci sottoponga a forti sbalzi di temperatura ma che garantisca un buon livello di comfort, può tranquillamente essere impostata a 25/26° C.

 

3. Utilizzare prodotti ecologici per la pulizia del camper

 

Il camper è un po’ come casa nostra e tenerlo in ordine e pulito è una sorta di atto d’amore. Cerchiamo, però, di avere la stessa cura anche nella scelta dei prodotti con cui pulirlo. Sono sempre più diffusi sgrassatori, lavavetri, trattamenti per wc etc studiati appositamente per gli ambienti mobili che allo stesso tempo rispettano la natura. In questo caso, ovviamente, vi consigliamo di evitare o limitare il più possibile le confezioni in plastica usa e getta e di prediligere i detergenti solidi a quelli liquidi. E, poi, il multiuso è sempre un’ottima soluzione.

 

4. Scegliere cibi locali e a KM zero durante il viaggio.

 

Noi amanti del turismo in libertà adoriamo conoscere le bellezze dei luoghi che visitiamo, le tradizioni e soprattutto il patrimonio enogastronomico. Questo consiglio, dunque, rientra perfettamente tra le nostre abitudini già acquisite da tempo. Molto probabilmente, però, non ci rendiamo conto di quanto scegliere prodotti locali e a Km zero abbia un impatto positivo su tutto l’ambiente e non solo sulla comunità locale.

Secondo alcuni studi un pasto medio percorre più di 1.900 km via terra, mare o cielo prima di giungere sulla nostra tavola: acquistare prodotti che sono sottoposti a viaggi così lunghi significa non tenere in considerazione gli effetti che un dispendio talmente notevole di energia ha sul pianeta. Quando viaggiamo continuiamo a scegliere prodotti locali: faremo del bene alla nostra salute, all’ambiente e anche alle economie locali.

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