Un viaggio nella storia più antica del Trentino - APC

Un viaggio nella storia più antica del Trentino

Oggi a bordo del nostro camper ci dirigiamo verso il Trentino, una delle mete più apprezzate dagli amanti del turismo in libertà per le sue montagne, le vallate, i laghi, il patrimonio storico-culturale e le eccellenze enogastronomiche.

Il tour che vi proponiamo oggi, però, ci porta alla scoperta di un Trentino “inedito” tra città sotterranee, viaggi nel “pozzo del tempo” e tracce dell’età del Bronzo. Un viaggio da intraprendere insieme ad APC Gold Card, la nostra tessera gratuita che vi permette di visitare musei, mostre e luoghi della cultura in tutta Italia a prezzi scontati. 

 

A Tridentum, la Trento romana sotterranea

 

La prima tappa di questo itinerario è  Trento, incastonata nel cuore delle Alpi. Tra i luoghi più significativi da visitare il Castello del Buonconsiglio, il Museo Diocesano, il Museo della Scienza, il Palazzo delle Albere oppure le Gallerie di Piedicastello. 

Per scoprire una Trento “nascosta”, invece, vi consigliamo lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas sotto piazza Cesare Battisti e il Teatro Sociale. ​​Nel sottosuolo del centro storico, infatti, vive l’antica Tridentum romana, lo splendidum municipium, come la definì l’imperatore Claudio nel 46 d.C. Attraverso i lunghi secoli della sua vita, a partire dal primo secolo avanti Cristo, Tridentum subì interventi e modifiche fino ad essere infine inglobata nella Trento medievale e moderna.

Questo spazio custodisce duemila anni di storia, 1.700 mq di città romana in un allestimento affascinante, esito degli scavi archeologici effettuati in occasione del restauro e dell’ampliamento del teatro. Nel sito si possono ammirare un lungo tratto della cinta urbica orientale, resti di una torre, un esteso segmento di decumano minore, pavimentato con lastre di pietra rossa locale. Al di sotto dell’impianto stradale sono stati riportati in luce vari condotti riferibili ad un’articolata rete fognaria. Sono visibili anche alcune parti di abitazioni con ambienti domestici, pavimenti decorati con mosaici, stanze con sistemi di riscaldamento a pavimento, cortili, un pozzo perfettamente conservato e la bottega di un vetraio. Con APC Gold Card potrete visitare l’antica Tridentum a prezzo ridotto (1,50€ anziché 2,50€). 

 

A Fiavè, tra i resti delle comunità agricole di tardo Neolitico ed età del Bronzo

 

Proseguiamo il nostro tour a una trentina di km da Trento, a Fiavè sull’altopiano morenico di Lomaso. Il piccolo borgo è noto per il Parco Archeo Natura, il Museo delle Palafitte e l’area archeologica che inserita nei “siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino patrimonio dell’umanità UNESCO, costituisce un punto di riferimento per la storia delle più antiche comunità agricole europee. Siamo tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, nelle Valli Giudicarie, dove un tempo si estendeva l’antico lago Carera. 

Il Museo situato nell’antica Casa Carli nel centro di Fiavé  racconta le vicende dei diversi abitati palafitticoli succedutisi lungo le sponde del Carera, bacino di origine glaciale, tra tardo Neolitico ed età del Bronzo. Gli scavi hanno portato alla luce resti di capanne costruite sulla sponda lacustre (3800 – 3600 a.C), ma anche secondo il classico modello della palafitta in elevato sull’acqua (1800 – 1500 a.C. circa). Il museo espone una selezione degli straordinari oggetti, rinvenuti dagli archeologi nel corso delle ricerche. 

Si tratta di vasi in ceramica, ma anche di monili in bronzo e – rarissimi all’epoca – in ambra baltica e in oro. Una collezione unica in Europa è quella costituita dai circa trecento esemplari di oggetti in legno: stoviglie e utensili da cucina, fra i quali tazze, mestoli, vassoi, strumenti da lavoro come secchi, mazze, falcetti, trapani, manici per ascia, oltre ad un arco e alcune frecce. Le particolari condizioni ambientali dei depositi lacustri hanno restituito persino derrate alimentari come spighe di grano, corniole, nocciole, mele, pere. Una sezione del museo, è dedicata all’unicità della riserva naturale provinciale Fiavé-Carera. 

Nella riserva naturale si trova l’area archeologica dove sono tuttora visibili i resti dei pali che sorreggevano le capanne preistoriche. Poco distante, il Parco Archeo Natura offre un affascinante viaggio nel tempo nell’atmosfera del villaggio palafitticolo dell’età del Bronzo ricostruito in base ai dati di scavo ricavati dagli archeologi durante le ricerche condotte nella torbiera. Con la nostra tessera gratuità potrete visitare il Parco Archeo Natura e il Museo delle Palafitte a 5 euro anziché 7. 

 

Nel cuore della storia antica della Val di Non 

 

Concludiamo il nostro tour in val di Non, nei pressi del piccolo borgo di Sanzeno. Qui si trova il Museo Retico situato in località Casalini, un’area particolarmente significativa per la storia dell’archeologia della valle.

Il museo offre un suggestivo itinerario che si snoda nel “pozzo del tempo”, un ideale viaggio nel passato, dalla preistoria all’alto medioevo. Lungo il percorso espositivo si susseguono le testimonianze dei cacciatori-raccoglitori paleolitici, quelle dei primi agricoltori neolitici, dei metallurghi dell’età del Rame e dei luoghi di culto dell’età del Bronzo. 

Un ruolo importante è riservato ai Reti, la popolazione pre-romana che abitava la valle nell’età del Ferro, di cui si possono ammirare interessanti reperti: splendide produzioni artistiche, oggetti legati al mondo del culto, attrezzi da lavoro, semplici utensili della vita quotidiana. Le varie tappe della romanizzazione della valle sono scandite da realizzazioni statuarie, da ricchi corredi funerari, da documenti epigrafici e dai segni di nuovi culti provenienti da Oriente.

La sezione “Sanzeno antica” illustra la storia delle ricerche archeologiche effettuate a Sanzeno dal XIX secolo ai giorni nostri. Il museo è situato all’imbocco della passeggiata naturalistica che porta nell’affascinante gola del santuario di San Romedio e con APC Gold Card potrete visitarlo a 2,50€ anziché 3,50€.

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