A Pontremoli, alla scoperta dell’antica Lunigiana - APC
Pontremoli

A Pontremoli, alla scoperta dell’antica Lunigiana

“Unica chiave e porta della Toscana”. Così veniva definita nel Medioevo Pontremoli, cittadina della Lunigiana, in provincia di Massa e Carrara. Tra i più grandi Comuni italiani con una superficie di oltre 180 km quadrati è la meta che vi proponiamo oggi per un viaggio ricco di storia, cultura, natura e tradizioni.

Ai piedi dell’Appennino Tosco Emiliano all’estremo nord della Lunigiana, Pontremoli si unisce alle vallate confinanti attraverso i passi della Cisa, del Borgallo, del Bratello e del Cirone. 

Tra i luoghi più significativi del borgo medievale – che fu città nobile del Granducato di Toscana e sede vescovile – vi segnaliamo il Castello del Piagnaro sulla collina che domina il centro storico.  Costruito attorno all’anno Mille e a lungo utilizzato con funzione militare e come caserma, fu adibito a scuola e successivamente ad abitazione privata. Dopo un periodo di abbandono è stato completamente recuperato negli ultimi 30 anni grazie a numerose campagne di restauro. 

Oggi il Castello ospita il Museo delle Statue Stele Lunigianesi che espone e racconta uno dei fenomeni più importanti della megalitica europea: ovvero le Statue Stele, figure umane maschili e femminili rappresentate in forme astratte scolpite nella pietra arenaria dalle popolazioni vissute tra il IV e il I millennio a.C. e rappresentano tuttora un enigma in parte irrisolto. 

Oltre al famoso polo museale caratterizzato da un allestimento essenziale ma arricchito da interessanti contenuti multimediali, all’interno del Castello è ospitato anche un punto di accoglienza per i pellegrini che percorrono la Via Francigena.

 

Nel borgo dei “ponti”, luogo della memoria 

 

Il nome della città potrebbe derivare dalla presenza di un “pons tremulus”, un “ponte traballante” non solo perché di legno ma anche perché soggetto a distruzioni per le frequenti piene del fiume Magra. Oggi alcuni dei punti di maggior interesse storico di Pontremoli sono proprio i suoi ponti, che offrono anche delle suggestive viste panoramiche sul territorio circostante. 

Ponti come quello della Crësa edificato vicino  alla porta della “Betula”, uno dei cinque accessi al borgo fortificato. Denominato in origine “ponte di S Francesco di sopra”, è stato costruito nel 1219. Come l’omonimo ponte “di sotto” (l’attuale ponte del Casotto) collegava l’edificato oltre il torrente Verde.

Altro punto d’interesse è il ponte del Carmine, conosciuto anche come ponte “dell’Ospedale Vecchio” o “della Cartiera” per la vicinanza all’ex ospedale di S. Antonio Abate e a Villa La Cartiera. Così come ha un’importante valenza storica il ponte del Giubileo: originariamente in legno potrebbe identificarsi in quel “pons tremulus” legato al toponimo del borgo. In epoca medievale venne riedificato più volte, in pietra, a seguito dei danni relativi alle innumerevoli piene del fiume Magra.

E anche il “ponte Nuovo”, poi denominato “dei Quattro Santi” per le statue di S. Geminiano, S. Zita, S. Francesco d’Assisi e S. Francesco Fogolla poste ai vertici dello stesso.

A Pontremoli, poi, troviamo anche il convento e chiesa di San Francesco che risale alla prima epoca francescana. La tradizione attribuisce la sua fondazione allo stesso Francesco di Assisi, fissandone la data al 1219. 

Dopo la soppressione del convento nel 1782, la chiesa divenne chiesa del Seminario e tra le sale di quest’ultimo troviamo la Biblioteca antica aperta al pubblico, che vanta un ricchissimo patrimonio che include oltre a numerose cinquecentine anche preziosi incunaboli e che permette di ripercorrere le tappe più significative della storia della stampa e conoscere i molteplici aspetti della produzione del “manufatto-libro”.

 

A Villa Dosi Delfini nella città barocca con APC Gold Card (a prezzi scontati) 

 

A Pontremoli, poi, potrete visitare un luogo davvero suggestivo come Villa Dosi Delfini, un capolavoro del barocco pontremolese. A dare il benvenuto al visitatore, sopra al portale principale dell’edificio, i busti di Carlo e Francesco Dosi, ideatori e committenti della Villa negli ultimi anni del XVII. 

A poche centinaia di metri dal centro storico del borgo, all’interno del podere “dei Chiosi” e lungo il corso del torrente verde, la villa rappresenta al meglio lo spirito del suo tempo, attraverso un intreccio sempre sorprendente di natura, architettura, decorazione artistica, raffinati arredi.

Una dimora davvero suggestiva che i possessori di APC Gold Card potranno visitare a prezzo scontato (sconto del 10% sul tour guidato del costo di 15 euro). Attorno al salone principale della villa vi sono  9 stanze di rappresentanza affrescate e arredate in stile con mobilio, dipinti, lampadari della collezione della famiglia Dosi: il salotto rosso dove secondo la consuetudine del tempo si eseguiva la musica, la sala del biliardo, la sala dei ritratti, la cappella privata, la biblioteca, la sala da pranzo, il salotto ottocentesco, le camere da letto. Ogni ambiente e ogni oggetto ci raccontano storie e curiosità di un mondo raffinato e colto, attento ai particolari, dove tutto era attentamente studiato per regalare spunti di stupore ai visitatori e agli ospiti. 

Statue dell’epoca oltre a magnolie, lecci e numerosi limoni in vaso ornano il giardino pensile della villa sul lato sud, mentre più in alto il belvedere offre una vista notevole sul paesaggio circostante. Notevoli i cedri del Libano piantati all’ingresso della villa nel 1867. Nel 1988 alla Villa veniva riconosciuto “interesse storico ed artistico particolare”. Da qui prenderanno le mosse gli innumerevoli interventi di restauro e ripristino, iniziati nel periodo 1991-1993, che hanno riconsegnato, oggi, questo straordinario bene all’antico splendore.

Con APC Gold Card avrete anche un’agevolazione sul tour guidato nella Pontremoli barocca tra i più importanti monumenti medievali tra ponti, fortezze e torri come la Torre di Castelnuovo e la Torre dei Seratti, per poi raggiungere Piazza della Repubblica e i Sotterranei del Palazzo Comunale (biglietto intero 15 euro con la nostra tessera gratuita 10% di sconto). Tra i punti più significativi del tour il Palazzo Dosi Magnavacca, realizzato tra il 1742 e il 1749 nel cuore del centro storico cittadino.

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